Il progetto nasce da una vecchia lavanderia, parte di un edificio risalente agli anni ‘70, uno spazio a cui occorreva dare immaginazione ma soprattutto dignità di casa, senza modificarne la struttura. Fin da subito, si è percepita la volontà di un intervento architettonico funzionale, passibile di personalizzazioni volte alla soluzione più convincente. Il progetto ha quindi sviluppato accorgimenti intesi ad eliminare gli elementi di intralcio e rendere più fluida e aperta la fruizione degli spazi, come il soffitto voltato dal quale è stato tolto il pilastro centrale e sostituito da una trave in acciaio Cor-ten irrigidita. Il risultato è un ampio soggiorno, dove al vecchio soffitto a botte si affiancano due teche di vetro e acciaio contrapposte, definite da altrettante pensiline: intimità e solarità animano un interior in cui ogni arredo è un piccolo racconto.

Sculture e classici del design arricchiscono gli spazi ariosi ed eleganti dell’attico, mentre la trasparenza dei nuovi ambienti comunica una spinta percettiva ed emotiva verso l’esterno. Basti osservare il terrazzo, che si carica di un’aura enigmatica grazie alla Poltrona NEMO, frutto delle ineffabili immaginazioni di Fabio Novembre. A questa soluzione si contrappone invece la scelta di sottolineare la differenza tra tondo e quadrato, tra vecchio e nuovo, tra industrial chic e minimal. Da qui l’attenzione nei dettagli dell’arredamento, prerogativa essenziale per AD Dal Pozzo, una realtà dinamica e punto di riferimento per i cultori del design Italiano e dell’arredamento di alta gamma.



L’ARCHITETTO DEL PROGETTO
Claudio Tomasello
Un architetto del team di AD Dal Pozzo con una spiccata propensione alla composizione degli spazi, ai dettagli delle finiture e al light design. Ha un forte senso estetico che lo ha portato più volte a mescolare stili contemporanei a stili classici mettendoli sotto la stessa luce, senza mai dimenticare il continuo confronto con il cliente e le sue aspettative.